O esplendor da democracia palestiniana

A noção de democracia do Hamas é deveras interessante, como se pode depreender deste artigo:
Nei municipi dove Hamas si è insediata già si vedono i segni di un nuovo stile: le impiegate cristiane abituate a stringere le mani a tutti sono tenute a distanza dai nuovi eletti, secondo cui questo contatto fisico viola i principi islamici.

Nel programma generale di Hamas c’è anche l’imposizione di una tassa speciale a tutti i non musulmani residenti nei territori palestinesi, chiamata al-jeziya. È una tassa che ricalca quella applicata nell’intera storia dell’islam ai dhimmi, i cittadini di second’ordine ebrei e cristiani.

Intervistato da Karby Legget su “The Wall Street Journal” del 23-26 dicembre, il capogruppo di Hamas al consiglio comunale di Betlemme, Masalmeh, ha confermato: “Noi di Hamas intendiamo introdurre questa tassa. Lo diciamo apertamente: diamo a tutti il benvenuto in Palestina, ma a patto che accettino di vivere sotto le nostre regole”.
Como se pode ver, para o Hamas, os não-muçulmanos são seres inferiores e têm que pagar por isso. Em segundo lugar, mandam às malvas o multiculturalismo (mesmo que o árabes cristãos sejam também palestinianos, existam na Palestina antes dos muçulmanos e partilhem, em numerosíssimos aspectos, a mesma cultura, apenas sendo de diferente religião, não sendo por isso imigrantes que chegaram recentemente à Palestina).

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